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Giurisprudenza commentata |
L'abuso della maggioranza negli organi collegiali: gli elementi costitutivi e le conseguenze dell'abuso
Cass. Civ.
La violazione delle regole generali di buona fede e correttezza, che presiedono anche all'esplicarsi del principio di maggioranza nelle deliberazioni degli organi collegiali può condurre ad eccessi ed abusi di potere da parte del socio di maggioranza...
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Legittimo il differimento degli effetti dell'estinzione societaria ai fini accertativi
Corte Costituzionale
Le scelte fatte con l'art. 28, comma 4, del Dlgs. n. 175 del 2014, in ordine al differimento quinquennale degli effetti dell'estinzione societaria ai soli fini della validità ed efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione relativi a tributi e contributi, sanzioni e interessi, sono quindi coerenti con gli obiettivi di razionalizzazione dell'azione amministrativa in materia di attuazione e accertamento dei tributi perseguiti dalla delega.
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La fusione per incorporazione e il rapporto di cambio tra azioni di risparmio dell'incorporata e azioni ordinarie dell'incorporante
Cass. Civ.
Nel caso di fusione per incorporazione, il rapporto di cambio tra azioni di risparmio della società incorporata e azioni ordinarie della società incorporante deve calcolarsi tenendo conto che il valore delle prime non è necessariamente coincidente con quello delle azioni ordinarie della stessa incorporata
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La responsabilità personale del liquidatore ex art. 2495, comma 2, c.c. verso i creditori sociali dopo l'estinzione della società
Cass. Civ.
Sussiste la responsabilità personale illimitata (extracontrattuale) dell'ex liquidatore nei confronti dei creditori sociali insoddisfatti qualora, dopo la cancellazione della società dal Registro delle Imprese, il terzo leso nei propri diritti creditori verso la società estinta dimostri in giudizio la sussistenza del proprio credito, certo, liquido ed esigibile al tempo della liquidazione, il danno subìto per effetto del comportamento doloso/colposo dell'ex liquidatore che abbia omesso di effettuare una completa ricognizione dei crediti/debiti sociali esistenti al tempo della liquidazione...
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E' segreto industriale anche il processo con cui un'azienda assembla ed organizza singoli elementi di conoscenza, anche se noti al pubblico
Cass. Pen.
L'ambito di applicazione dell'art. 623 c.p. va oltre la sfera di protezione predisposta dall'ordinamento civilistico per l'invenzione brevettabile posto che, ai fini della tutela penale del segreto industriale, novità (intrinseca od estrinseca) ed originalità non sono requisiti essenziali delle applicazioni industriali, poiché non espressamente richiesti dal disposto legislativo e perché l'interesse alla tutela penale della riservatezza non deve necessariamente desumersi da questi attributi delle notizie protette.
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L'accordo fiduciario di cessione di partecipazioni sociali non richiede la forma scritta
Cass. Civ.
L'accordo fiduciario avente per oggetto il trasferimento di quote di partecipazione in una società, indipendentemente dall'eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede la forma scritta né ad substantiam né ad probationem.
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Finanziamenti per acquisti di azioni proprie: l'applicazione del divieto dell'art. 2358 c.c. anche alle cooperative (il caso delle c.d. “baciate”)
Tribunale di Treviso
In tema di azioni proprie, se una banca eroga un finanziamento destinato all'acquisto di azioni emesse dalla banca stessa, si configura una violazione dell'art. 2358 c.c., regola applicabile anche alle banche costituite in forma di società cooperative...
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La configurabilità della bancarotta c.d. “riparata” in ipotesi di società ammessa al concordato preventivo e poi fallita
Cass. Pen.
Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, il pregiudizio ai creditori deve sussistere al momento della dichiarazione giudiziale di fallimento o del decreto di ammissione al concordato preventivo e non già al momento della commissione dell'atto antidoveroso.
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I compensi degli amministratori sono deducibili solo se deliberati
Cass. civ.
Non sono deducibili per la società che li ha erogati, i compensi degli amministratori che non siano stati preventivamente deliberati. Tale indeducibilità colpisce anche i compensi che, dapprima deliberati, siano stati poi previsti, con una nuova delibera, soltanto a decorrere dal periodo d'imposta successivo...
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Marketplace: uso del marchio altrui nello stoccaggio di beni contraffatti
Corte di Giustizia UE
Un soggetto che conservi per conto di un terzo prodotti che violano un diritto di marchio, senza essere a conoscenza di tale violazione, si deve ritenere che non stocchi tali prodotti ai fini della loro offerta o della loro immissione in commercio ai sensi delle succitate disposizioni, qualora non persegua essa stessa dette finalità.
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