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Giurisprudenza commentata |
Usufrutto di partecipazioni sociali e diritto di intervento in assemblea
Tribunale di Firenze
L’art. 2370 c.c. esprime un principio di carattere generale, derogabile solo nelle ipotesi espressamente previste dal legislatore, in forza del quale il diritto di intervenire all’assemblea è strettamente funzionale all’esercizio del voto
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Natura distrattiva di un’operazione infragruppo e vantaggi compensativi
Cass. Pen.
In tema di reati fallimentari, in presenza di un’operazione infragruppo posta in essere dall’amministratore di una società fallita a vantaggio di altre imprese collegate o facenti parte dello stesso gruppo, oggettivamente integrante il reato di bancarotta distrattiva, al fine di escludere la natura distrattiva di detta operazione, l’amministratore deve provare l’evidente vantaggio compensativo conseguito dalla singola società che è stata impoverita, dimostrando che la sua condotta non ha danneggiato detta società
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Gli effetti dell’accertamento con adesione di società di persone nei confronti dei soci non aderenti
Cass. Civ.
Non sussiste litisconsorzio necessario nell’ipotesi in cui un socio di società di persone impugni l’avviso emesso a suo carico sulla base dell’accertamento con adesione perfezionato dalla società e avente ad oggetto maggiori redditi imputati per trasparenza, poiché l’adesione della società ha efficacia vincolante anche per il socio non aderente. Questi può impugnare soltanto per motivi di carattere personale.
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Bancarotta fraudolenta e restituzione all’amministratore di finanziamenti in precedenza concessi
Cass. Pen.
Integra l'ipotesi di bancarotta per distrazione la condotta dell'amministratore di una società, che, quale socio creditore della stessa, recuperi, in periodo di dissesto, finanziamenti da lui in precedenza concessi...
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Cessione fittizia di usufrutto di quote sociali
Cass. Civ.
Il disconoscimento, per interposizione ex art. 37, comma 3, d.P.R. n. 600/1973, di un contratto di cessione di quote societarie determina il ripristino della situazione anteriore alla cessione.
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Esterovestizione: la rilevanza della sede dell’amministrazione
Cass. Civ.
Si considerano fiscalmente residenti in Italia le società e gli enti che, per la maggior parte del periodo d'imposta, hanno sede legale o dell'amministrazione nel territorio dello Stato. La nozione di sede dell'amministrazione, in quanto contrapposta alla sede legale, coincide con quella di sede effettiva, intesa come il luogo ove hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell'ente.
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La natura «sostanziale» del regime della postergazione dei finanziamenti soci
Cass. Civ.
La postergazione disposta dall’art. 2467 c.c. opera già durante la vita della società e non solo nel momento in cui si apra un concorso formale con gli altri creditori sociali, integrando una condizione di inesigibilità legale e temporanea del diritto del socio alla restituzione del finanziamento, sino a quando non sia superata la situazione prevista dalla norma.
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La restituzione dei versamenti a favore dei soci della fallita, tra bancarotta per distrazione e preferenziale
Cass. Pen.
Integra condotta tipica del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione la restituzione ai soci delle somme dagli stessi conferite a titolo di versamenti “in conto capitale” durante il corso della vita della società, ciò alla luce della natura dei versamenti di cui si tratta, che non consente di poterli identificare con il capitale sociale, né di considerarli alla stregua di conferimenti operati dai soci a titolo di mutuo.
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Modalità di adeguamento dei contratti bancari alla Delibera CICR 9 febbraio 2000
Cass. Civ.
La delibera CICR 9 febbraio 2000 ha mantenuto intatto il proprio vigore anche dopo la pronuncia di incostituzionalità del comma 3 dell'art. 25 d.lgs. n. 342/1999 ed è, quindi, pienamente idonea a regolamentare, sul piano attuativo, la prescrizione concernente l'adeguamento dei contratti in precedenza conclusi al nuovo regime.
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L’estensione del diritto di controllo ex art. 2476, comma 2, c.c., alle società controllate dalla s.r.l.
Tribunale di Torino
Il socio di una s.r.l. ha il diritto di ricevere, ai sensi dell’art. 2476, comma 2, c.c., le notizie e i documenti relativi agli affari sociali delle società controllate - direttamente o anche indirettamente - dalla stessa s.r.l., che gli amministratori di quest’ultima abbiano il dovere di acquisire nell’ambito dell’esercizio della loro attività di gestione.
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